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Gay & Bisex

Il piatto forte


di Membro VIP di Annunci69.it MoroLecce
28.09.2024    |    70    |    2 9.0
"Pietro lo succhiava con foga, il rumore sporco della fellatio riempiva il piccolo bagno, mentre Andrea ansimava e si aggrappava al lavandino..."
Era una serata tranquilla nel ristorante, con il rumore di conversazioni e stoviglie che riempiva l'aria. Pietro sedeva da solo in un angolo, osservando la sala con uno sguardo distratto, sorseggiando un bicchiere di vino. Indossava una camicia nera leggermente sbottonata che lasciava intravedere il petto muscoloso e i jeans aderenti che mettevano in risalto il suo corpo scolpito. Si sentiva osservato, ed era chiaro da chi provenisse quello sguardo.

Dall'altro lato del ristorante, Andrea, un ragazzo snello dai capelli castani, sedeva con il suo fidanzato. Mentre l'uomo davanti a lui parlava senza sosta, Andrea non riusciva a staccare gli occhi da Pietro. Il desiderio gli bruciava dentro, e ogni tanto il suo sguardo tornava a osservare il corpo di Pietro, immaginando cosa si nascondesse sotto quei jeans aderenti.

Pietro, accorgendosi dell'interesse, decise di divertirsi. Con movimenti lenti, portò il bicchiere alle labbra, fissando Andrea con uno sguardo che parlava più di mille parole. Poi si alzò, lasciando il bicchiere vuoto sul tavolo e dirigendosi con passo sicuro verso il bagno. Mentre attraversava la sala, lanciò uno sguardo pieno di intenzione verso Andrea, un invito che era impossibile fraintendere.

Andrea deglutì nervosamente. Il cuore batteva forte nel petto, ma il desiderio era troppo grande per resistere. Si scusò brevemente con il fidanzato, che sembrava completamente ignaro, e si alzò per seguire Pietro verso il bagno.

Il bagno era piccolo e scarsamente illuminato. Pietro era già lì, appoggiato contro il lavandino con un sorriso soddisfatto sulle labbra. Appena Andrea entrò e chiuse la porta, Pietro lo afferrò per i capelli, tirandolo verso di sé con forza. "Lo sapevo mi avresti seguito, non smettevi di fissarmi il pacco" sussurrò Pietro con voce roca, mentre i suoi occhi bruciavano di desiderio.

Andrea non disse nulla, il cuore gli martellava nel petto mentre il corpo si riempiva di una voglia incontrollabile. "Ti piace essere preso, eh?" continuò Pietro, tirandolo contro il proprio corpo. Le mani di Pietro scesero rapidamente verso i pantaloni di Andrea, slacciandoli con facilità e lasciandoli cadere a terra. Il cazzo di Andrea era già duro, e Pietro gli prese il membro tra le mani, dandogli una stretta decisa.

"Guardati... già così eccitato," lo derise Pietro, mentre si inginocchiava senza perdere tempo. Il cazzo di Andrea scivolò tra le labbra di Pietro, che lo prese in bocca con una voracità incontrollata. La lingua si muoveva con abilità lungo il membro, su e giù, avvolgendolo completamente. Pietro lo succhiava con foga, il rumore sporco della fellatio riempiva il piccolo bagno, mentre Andrea ansimava e si aggrappava al lavandino.

"Cazzo... sei bravo... continua così..." gemette Andrea, mordendosi il labbro per non fare troppo rumore.

Ma Pietro non si fermava. Ogni spinta del cazzo di Andrea nella sua gola era più profonda, più affamata. La saliva scendeva lungo il cazzo, e Pietro inghiottiva tutto, prendendolo fino in fondo senza sforzo. Il respiro di Andrea si fece irregolare, mentre sentiva il piacere crescere, ma questo era solo l’inizio.

Pietro si alzò bruscamente, afferrando Andrea per i capelli e tirandolo indietro con forza. Lo girò verso il lavandino e, con un gesto deciso, gli abbassò completamente i pantaloni, esponendo il suo culo teso e invitante. "Scommetto che nessuno ti ha mai scopato come sto per fare io," sibilò Pietro, mentre si slacciava i jeans. Il suo cazzo enorme e pulsante uscì dalla stoffa, duro e pronto.

"Vuoi sentirtelo dentro, eh? Vuoi essere riempito fino a scoppiare..." disse Pietro, mentre teneva stretta la gola di Andrea. Il cazzo di Pietro era enorme, lungo e spesso, e Andrea lo guardava con occhi spalancati, già immaginando il dolore misto a piacere che lo aspettava.

Pietro passò una mano bagnata tra le natiche di Andrea, strofinando il pollice sull'ano stretto, facendolo fremere sotto di lui. "Stai pronto... perché non sarò delicato," gli sussurrò all'orecchio, prima di spingere con forza il cazzo contro il suo buco.

Andrea ansimò forte, il cazzo di Pietro era così grande che lo sentiva aprirsi completamente, ogni muscolo del suo corpo teso per accoglierlo. Pietro non perse tempo: affondò dentro di lui con un solo colpo, spingendo tutto il cazzo fino in fondo. Andrea gridò, il dolore era intenso, ma c'era qualcosa di incredibilmente eccitante nel sentirsi riempito in quel modo.

"Senti quanto è grosso?" gemette Pietro, afferrandolo per i fianchi e iniziando a scoparlo con movimenti violenti e profondi. "Ti farò male... ma ti piacerà." Ogni affondo era più deciso del precedente, il cazzo di Pietro entrava e usciva con una forza tale da far tremare Andrea contro il lavandino.

Il rumore della pelle che si incontrava riempiva il bagno, e Pietro non faceva altro che aumentare il ritmo. Ogni spinta faceva tremare Andrea, che cercava di trattenere i gemiti per non farsi sentire. Ma era impossibile. "Vai... sì... scopami più forte..." ansimò Andrea, il corpo piegato in avanti, incapace di resistere al piacere che lo stava travolgendo.

Pietro sorrise malignamente. "Guarda il tuo culo... tutto aperto per me... te lo sto distruggendo..." disse, afferrandolo ancora più forte. Spingeva così in profondità che Andrea sentiva il suo corpo bruciare, e quando Pietro accelerò ancora, il dolore si trasformò in una fitta intensa.

Il cazzo di Pietro era così grande che lo stava lacerando, ma il piacere che provava era troppo forte per fermarsi. "Sì... sì... fammi male..." sussurrò tra i gemiti, completamente sopraffatto.

Pietro, sentendo il corpo di Andrea stringersi intorno a lui, aumentò ancora il ritmo. Ogni affondo era un'esplosione di piacere e dolore, e il cazzo di Pietro sembrava diventare ancora più grosso mentre scopava Andrea senza pietà. Con un ultimo colpo profondo, Pietro gemette forte, eiaculando violentemente dentro il suo retto, riempiendolo completamente.

Restarono immobili per qualche secondo, i corpi tremanti e sudati. Andrea era piegato sul lavandino, il fiato spezzato e le gambe che tremavano ancora. Quando Pietro si ritirò, il cazzo enorme scivolò fuori dal suo culo, lasciando una scia di sborra e che scivolava lungo la coscia di Andrea.

"Sistemati prima di tornare," disse Pietro con un sorriso soddisfatto, mentre si rivestiva con calma.

Andrea si raddrizzò a fatica, guardando il suo riflesso nello specchio. Il viso era arrossato, i capelli disordinati, e una sottile traccia di sborra ormai cristallizzata lungo la gamba. Si passò una mano tra i capelli, cercando di riordinarsi. Il cuore ancora batteva all’impazzata, ma sapeva che doveva rimettersi in sesto prima di tornare dal suo fidanzato.

Pietro, senza voltarsi, uscì dal bagno con uno sguardo compiaciuto. Andrea rimase lì per qualche secondo, cercando di ricomporsi, prima di tirarsi su i pantaloni e uscire con una sensazione di soddisfazione proibita.

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